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Hit Musicale #5: "Pink Turns To Blue" - Hüsker Dü (Video)

Gli Hüsker Dü hanno bisogno di presentazioni? Ai pochi sfortunati che ancora non li conoscono, possiamo solo dire che sono stati uno dei gruppi americani che maggiormente hanno influenzato una miriade di bands in tutto il mondo, dagli anni 80 fino ai giorni nostri. Molti musicisti di generi musicali diversi, citano come fonte d'ispirazione proprio gli Hüsker Dü: basti pensare alle tante bands grunge della scena musicale cresciuta nella zona di Seattle o ai vari gruppi di rock alternativo che sono venuti fuori nel ricco panorama britannico degli anni 90. 

La hit musicale di oggi è "Pink turns to blue" e fa parte di "Zen arcade", doppio album capolavoro uscito nel luglio 1984. "Zen arcade" è un concept-album basato sulla vita di un teen-ager americano come tanti altri nel mondo e ogni brano dell'album racconta un pezzo della sua esistenza, 23 brani totali per un Lp completo dal punto di vista musicale; pur restando legati al punk hardcore ruvido degli esordi, gli Hüsker Dü non si fanno mancare davvero nulla: dalle tranquille ballate alle suite psichedeliche che durano più di 10 minuti. "Pink turns to blue" parla di una triste vicenda di droga con finale tragico, che vede come protagonista la ragazza del teen-ager in questione:  [...]No more rope and too much dope she's lying on the bed angels pacing gently placing roses 'round her head[...]And I don't know what to do now that pink has turned to blue[...].

Tre musicisti che hanno saputo fare del loro sound un marchio di fabbrica che da sempre li ha contraddistinti nel vasto panorama hardcore. Hüsker Dü come pochi, dedicare una hit musicale a loro sul nostro blog, era il minimo che si potesse fare."Zen arcade" è una pietra miliare della musica underground e non solo, che a distanza di 28 anni dalla sua uscita, da ancora emozioni indescrivibili.


Bully, Il Film Documentario Anti Bullismo Vietato Ai Bulli (Video)

Il titolo di questo post potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è, in questi giorni nelle sale cinematografiche americane sta per uscire Bully, un film documentario sul bullismo, un fenomeno che affligge buona parte degli adolescenti e che negli ultimi anni sta diventando sempre più pericoloso. Il regista Lee Hirsch ha deciso di mettere in scena la piaga del bullismo in maniera decisamente realistica, raccontando storie di bulli e di casi giudiziari, nonchè di famiglie spesso devastate da vicende orribili.

L'iniziativa di Hirsch è senz'altro lodevole, il suo documentario ha l'obiettivo di far riflettere i giovanissimi spesso spinti a gesti riprovevoli a causa di una cultura machista dominante. La nota dolente riguardo questo film è la decisione presa dalla MPAA, assegnando a Bully una R (più o meno il nostro vietato ai minori). La MPAA è stata fondata dalle più importanti case cinematografiche americane ed ha il potere di imporre i divieti ai film in uscita. Il divieto per Bully è stato dato per alcune situazioni violente, purtroppo inevitabili visto l'argomento trattato e per l'uso di un linguaggio brutale e poco televisivo. L'assurdità di questa decisione comporta il divieto totale di vedere il film ai ragazzi al di sotto dei 17 anni, vale a dire proprio la fascia d'età predisposta al bullismo, a questo punto è inevitabile chiedersi come si fa a combattere il bullismo se  proprio i bulli non possono vedere il film?

Katy Butler è una ragazza americana che all'età di 12 anni è stata vittima di bullismo: 4 ragazzi le hanno usato violenza fino a romperle un dito. Oggi Katy frequenta le scuole superiori e sa benissimo come ci si sente ad essere vittime dell'ignoranza, proprio per questo pensa che non sia giusto vietare Bully agli adolescenti, dato che potrebbe essere estremamente educativo per i più giovani. Katy ha deciso di passare all'azione creando una petizione popolare per chiedere di rivalutare la decisione presa dalla MPAA. Nel giro di poco tempo sono state raccolte tantissime firme e, diverse star di Hollywood, tra cui Johnny Depp e Meryl Streep, si sono dette favorevoli ad abbassare il divieto ai 13 anni. La petizione promossa da Katy Butler la trovate qui.



Italia Di Misteri E Leggende: Il Libro Del Comando

Durante il Medioevo le conoscenze scientifiche erano spesso direttamente collegate alla magia, per questa ragione vi erano molti libri definiti magici che parlavano di riti esoterici, leggende, ricette di vario tipo e terapie mediche. Molti di questi libri erano destinati ad un uso collettivo dato che erano composti da semplici consigli per lo piu' scritti in maniera elementare, altri invece, racchiudevano segreti che potevano essere svelati solo da chi era già stato "addestrato" in precedenza.

Ci sono leggende e misteri che ruotano intorno ai cosidetti libri magici, la maggior parte di essi è andata perduta nel corso degli anni, fortunatamente qualcuno è giunto fino a noi (leggi questo articolo). Una delle leggende più suggestive è quella che riguarda il libro del comando che in Italia dovrebbe essere custodito in diverse regioni. Il libro del comando era in grado di dare poteri eccezionali al suo possessore, consentendo di evocare e dominare le forze occulte  ma la sua origine è poco chiara, sono diversi gli autori che sono stati attribuiti a questo libro pieno zeppo di misteri.

Una copia del libro sarebbe conservata alla Biblioteca Laurenziana di Firenze dopo che il suo possessore Cecco D'Ascoli fu condannato al rogo per eresia. Secondo la leggenda, un "libro del comando" apparteneva all'alchimista Pietro Barliario che in seguito divenne frate benedettino. Nel meridione questo libro misterioso è conosciuto col nome di Rutilio e sarebbe conservato in Puglia da un gruppo dedito alla magia. All'inizio del 1900 ci fu una vicenda inquietante nella zona di Cuneo, dove furono bruciate pubblicamente tutte le copie de "il libro del comando", ma proprio nella zona di Cuneo e precisamente nel villaggio di Elva, si svolge la storia più importante di tutta questa vicenda.

Molti anni fa un prete di Elva, trovò un libro molto antico scritto con caratteri sconosciuti che conteneva simboli  strani e disegni di creature mostruose. Col passare del tempo il prete riuscì a decifrarlo e scoprì che quel libro gli dava poteri straordinari in grado di evocare le forze del male. Lui non lo usò mai per scopi malavagi anche se molta gente del posto era pronta a giurare di aver visto più volte fenomeni bizzarri nella zona. Purtroppo un giorno accadde l'imprevisto: il prete uscì di casa lasciando incustodito il libro e mentre lui era fuori arrivò uno straniero che fu accolto dalla sua perpetua. Mentre l'uomo lo aspettava in salotto, fu attratto da quel libro misterioso e provò ad aprirlo cercando di leggere qualcosa ma, senza volerlo il visitatore scatenò le forze del male sconvolgendo tutto il territorio di Elva. Il prete che stava rientrando, capì subito che qualcuno aveva usato il suo libro e in tutta fretta tornò a casa riusciendo a mettere fine a quei fenomeni spaventosi.

.Da quel giorno il prete tenne il suo libro chiuso in un posto segreto fino al giorno della sua morte e nel suo testamento chiese di farlo murare in un pilastro della sua casa. Si fa fatica a credere alle leggende ma molti abitanti di Elva forse non la pensano così.

Hit Musicale #4: "Dub The E" - Revolutionary Dub Warriors (Video)

Siamo partiti con l'intenzione di mettere su una rubrica settimanale per proporre ogni volta un brano musicale che ci sta particolarmente a cuore, l'idea era quella di riuscire a pubblicare un brano alla settimana (non per niente la rubrica si chiamava inizialmente "hit musicale della settimana") ma dato che non si ha mai troppo tempo a disposizione, ci siamo resi conto che l'appuntamento con la nostra hit musicale  stava diventando praticamente mensile più che settimanale. Poco male, da oggi la nostra rubrica diventa occasionale.

Passiamo alla hit musicale appunto, questa volta abbiamo scelto un brano di una band inglese artefice di un dub molto originale, stiamo parlando dei Revolutionary Dub Warriors provenienti dal Berkshire. Band purtroppo poco conosciuta, che ha avuto vita breve e  che avrebbe meritato di piu'. Agli inizi degli anni 90, il bassista Steve Swann, già protagonista della scena reggae inglese e di quella dei festival indipendenti, decise di formare i Revolutionary Dub Warriors insieme ad altri musicisti altrettanto validi che avevano già militato in diverse formazioni reggae/dub.

Il brano è stato registrato live durante un concerto in Olanda e abbiamo scelto proprio "Dub the E" per la sua notevole carica, che dal vivo raggiunge risultati entusiasmanti grazie anche ad una sezione ritmica incalzante, inoltre la qualita' della registrazione è ottima con un suono pulito e potente. Ascoltatevi "Dub the E" e cercate altro materiale dei Revolutionary Dub Warriors.