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Celebrità E Stranezze: Un Pò Di Aneddoti.

Nei confronti delle celebrità abbiamo sempre un certo timore riverenziale come se loro appartenessero ad una specie divina, non semplici esseri mortali con tutte le debolezze, i vizi e i difetti che accomunano tutte le persone normali. Gli aneddoti curiosi sulla celebrità  mi appassionano da sempre, proprio perchè trovo molto divertente scoprire lati segreti di personaggi celebri e allo stesso tempo, conoscere gli aspetti più propriamente umani li rende più simpatici o antipatici a seconda dei casi. Ecco un pò di aneddoti curiosi su alcuni personaggi famosi:

Pablo Picasso. Delle donne diceva che ne esistono solo due tipi: le dee e gli stuoini, infatti all'inizio delle sue relazioni amorose trattava tutte le donne come divinità quando poi passava l'infatuazione iniziale, le maltrattava a tal punto che due di loro impazzirono e altre due si tolsero la vita.

Jean-Paul Sartre. Un giorno fu fermato dalla polizia per attività politica non autorizzata. Mentre lo accompagnavano in questura, un passante disse ad uno degli agenti: "Non vorrà mica arrestare un premio Nobel?", pensando che il filosofo francese fosse un personaggio politico molto potente, il poliziotto scappo' via impaurito.

Louis Armstrong. All'età di 13 anni venne arrestato mentre la notte di Capodanno festeggiava l'anno nuovo sparando con una pistola. La sua celebrità si deve proprio a quell'arresto dato che la sua carriera di musicista è iniziata in carcere, dove grazie agli educatori, Louis Armstrong comincio' a studiare seriamente la tromba.

Salvador Dalì. Un giornalista gli chiese quale fosse la sua posizione nella classifica dei grandi pittori e lui rispose: "Non sono niente rispetto a Velasquez però sono il più grande genio dell'età moderna, ma la modestia non è il mio forte."

Klaus Kinski. Attore come pochi, irascibile ed imprevedibile sul set. Famoso per il suo carattere difficile ma anche per la sua completa dedizione al cinema. Nella scena di apertura di  Woyzeck del regista Werner Herzog, doveva essere colpito al volto dal suo sergente ma Kinski si lamentò con il regista perchè la scena era poco veritiera e pretese un calcio vero sul volto, cosa che gli procurò un gonfiore sul viso ben visibile nel primo piano subito dopo i titoli di testa.



Pier Paolo Pasolini. Per il suo atteggiamento anticonformista fu sempre contestato dall'opinione pubblica e ostacolato dalle autorità, subì ben 33 processi per motivi diversi: rissa, diffamazione, rapina a mano armata, corruzione, apologia di reato, atti osceni e blasfemia ma nonostante i suoi film scandalosi fu insignito del premio O.C.I.C. (Organizzazione Cattolica Internazionale per il Cinema).

Vittorio De Sica. Suo padre faceva fatica a mandare avanti la famiglia, un giorno fu umiliato pesantemente sotto gli occhi di Vittorio da uno dei suoi creditori. Questo episodio lo traumatizzò a lungo tanto da far rivivere la stessa scena nel suo film del 1948 "Ladri di biciclette".

Niccolò Paganini. Era il 1837, all'apice della sua notorietà si trovava a Milano per una vacanza. Un giorno passeggiava per le vie del centro quando ad un tratto sentì un odore gradevole che proveniva da un ristorante vicino, stuzzicato da quel profumo decise di pranzare in quel locale ma quando cercò di entrare fu immediatamente bloccato dal proprietario che gli fece notare il cartello vicino alla porta su cui era scritto: " Vietato l'ingresso ai suonatori ambulanti".

scritto da Alberto72.