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Il Mistero Delle Coincidenze: 5 Storie Incredibili.

Hanno senso le coincidenze? E' solo il gioco beffardo del destino che si prende burla di noi? Un argomento pieno di mistero e fascino a cui è difficile dare una spiegazione razionale. C'e' chi alle coincidenze non ci crede affatto, chi invece pensa che eventi simili siano disegni architettati da misteriose forze cosmiche. Il mondo è pieno di storie in cui la fantasia supera di gran lunga la realtà, spesso sono solo frutto di leggende prive di fondamento ma non sempre è così. Quelle che seguono sono 5 storie incredibili riguardanti coincidenze ben documentate.

IL ROMANZO DI ANTHONY HOPKINS.  Il noto attore Anthony Hopkins fu scritturato nel 1971 per un film tratto dal romanzo "La ragazza di Petrovka" di George Feifer. Per studiare a fondo la sua parte, cerco' di comprare il libro in diversi negozi di Londra ma stranamente il romanzo risultava introvabile. Dopo vari tentativi decise di tornare a casa ma qualcuno avevo lasciato una copia del libro che stava cercando, su una panchina alla fermata della metropolitana. Nel 1973 Hopkins si trovava a Vienna per iniziare le riprese  del film e Feifer gli disse che aveva prestato l'ultima copia del suo libro ad un suo amico londinese e che in seguito era andata smarrita. Hopkins aveva ritrovato proprio la copia di Feifer, riconoscibile da alcuni appunti scritti dall'autore stesso all'interno del romanzo.

UN NOME SFORTUNATO.  Nel romanzo horror "Le avventure di Gordon Pym" di Edgar Allan Poe pubblicato nel 1838 si narra la vicenda di 4 marinai scampati ad una tempesta che, rimasti naufraghi, decidono di tirare a sorte chi tra di loro dovrà essere ucciso per sfamare gli altri: Richard Parker è il nome del mozzo che verra' accoltellato e offerto come banchetto. 46 anni dopo l'uscita del romanzo, una nave inglese affonda e sopravvivono solo 4 membri dell'equipaggio, per non morire di fame, anch'essi decidono che uno di loro dovrà sacrificarsi per gli altri. Incredibilmente toccherà ad un mozzo di nome Richard Parker.

OLANDESI IN GRAN BRETAGNA.  Nel 1970 un ragazzo olandese di nome Eric Jansen decise di trascorrere le sue vacanze estive a Keswick un piccolo paese del Lake District  situato nell'Inghilterra settentrionale. Poco prima di giungere all'albergo prenotato, fu fermato da un automobilista che gli chiese indicazioni stradali e stranamente anche lui era olandese e si chiamava Eric Jansen, Le coincidenze non finiscono qua! Giunto all'albergo, scoprì che gli unici ospiti erano anch'essi olandesi e uno di loro si chiamava Eric Jansen.

INCIDENTE CON SORPRESA.  Francia 1979, Jean Pierre Serre percorreva la strada che da molti anni lo portava a casa dopo l'orario di lavoro, quel giorno era particolarmente stanco e per una piccola distrazione finì contro l'automobile di un altro uomo. I due malcapitati non ebbero nemmeno il tempo di uscire  dalle loro vetture che furono investiti da un'altra automobile guidata da una donna. Non ci furono conseguenze gravi ma al momento di fornire le loro generalità, tutti e tre scoprirono con grande sorpresa che avevano lo stesso cognome, abitavano in 3 città diverse, non si erano mai visti prima e non erano parenti e cosa ancor piu' strana è che Serre era un cognome poco diffuso in Francia.

LA MALEDIZIONE DI CHERNOBYL.  Dopo la tremenda esplosione del reattore nucleare di Chernobyl avvenuta nell'aprile del 1986, sul giornale britannico Daily telegraph apparve un articolo che svelava coincidenze inquietanti sul disastro.  In ucraino Chernobyl significa Assenzio e nei versetti 10 e 11 dell'ottavo capitolo dell'Apocalisse, si parla di una grande stella portatrice di morte di nome Assenzio che provoca una grande esplosione  catastrofica e nociva per la salute. Inoltre esiste una leggenda slava su un dio sotterraneo di nome Chernobog, un dio nero spesso associato al disastro nucleare, molti ucraini nel 1986 parlavano di una maledizione del dio nero.


Social Network, C'e' Chi Dice No: Facebook? No Grazie.

Quanti di voi iscritti a Facebook hanno mai pensato di essere bersaglio facile per aziende, scocciatori e perditempo? Il noto social network sara' anche una grande invenzione ma in tanti pensano che spesso sia anche una fonte di fastidio. Privacy e impostazioni questa volta c'entrano poco, Facebook è fatto da persone e dato che la specie umana è così varia, non si puo' pretendere un comportamento impeccabile da parte di tutti.

In presenza di una cosa nuova siamo tutti un po' spinti dalla curiosità, molta gente si è iscritta ai social network solo perchè invitata a farlo dall'amico del cuore o da richieste via mail insistenti. Facebook non è piu' una novità, sono passati molti anni dal suo avvento e molti iscritti hanno avuto tutto il tempo di provarlo per poter esprimere la propria opinione in merito. Partendo dagli Stai Uniti, la nazione dove nascono le tendenze che arriveranno ad influenzare quasi l'intero globo, proprio come è successo con l'invenzione di Facebook, sembra che ci sia un nuovo trend che ha già coinvolto piu' di 7 milioni di americani che hanno deciso di cancellarsi da Facebook negli ultimi mesi. Ecco un articolo dell'autorevole NY Times dedicato a questo nuovo fenomeno. 



Probabilmente  non essere iscritti a Facebook sara' molto cool anche qui in Italia nei prossimi mesi, tanto molti degli assidui frequentatori sono proprio quelli che sprecano il loro tempo senza approfittare delle tante potenzialità che questo social network offre. Certamente ognuno impiega il tempo a disposizione come meglio crede ma tanti studiosi dei nuovi mezzi di comunicazioni o pseudo tali, affermano che la stragrande maggioranza degli utenti non è nemmeno a conoscenza di come sfruttare pienamente strumenti simili.

Per capire tutto ciò non è necessario essere esperti, basta trascorrere qualche ora sull'amato social network per essere invasi dalle tante banalità "filosofiche" o da inviti ad usare applicazioni inutili o giochi martellanti. Questi sono solo gli inconvenienti meno "apocalittici" della vicenda, una buona fetta della popolazione vede in queste nuove forme di comunicazione uno strumento di controllo globale dove l'utente non solo si mette a nudo ma è limitato nelle sue azioni: le tante richieste di avere un tasto "dislike" nelle opzioni, ne è un esempio eclatante. Non si puo' essere sempre buoni e gentili con tutti.
Nel video che segue trovate una riflessione estremamente intelligente su Facebook.


UPDATE: Pare che Facebook stia decidendo di inserire finalmente il tasto "dislike" fra le opzioni. Qui l'articolo in inglese.

scritto da P.Flora

Da Bob Marley Al Reggae Di Oggi: "Jamaica Mon Amour", Documentario 2009 (Video)

"Jamaica mon amour" è un documentario tutto italiano realizzato da Tommaso D'Elia e Luca Onorati, dedicato a tutti gli amanti del reggae. Pier Tosi, giornalista, DJ e profondo conoscitore della musica reggae, arriva in Jamaica e ripercorre le strade e i luoghi che hanno dato origine a questo grande fenomeno musicale e culturale.

Tappe fondamentali sono i luoghi dove Bob Marley ha vissuto e ha iniziato la sua carriera, che lo porterà ad essere il re indiscusso della musica reggae. Bella la colonna sonora e interessanti le interviste fatte a diversi personaggi che  fanno parte della scena, intervengono produttori, musicisti, giornalisti e non mancano nemmeno vere e proprie figure storiche del reggae come Rita Marley, che da diversi anni dirige un'organizzazione senza scopo di lucro, con l'obbiettivo di autare le popolazioni meno abbienti, o Chris Blackwell, fondatore della Island Records e produttore di Bob Marley.

Il documentario della durata di 62 minuti, riesce a fare un quadro ben preciso della situazione attuale in Jamaica, naturalmente mette in luce anche gli aspetti meno piacevoli di questa nazione: molta gente vive ancora in ghetti fatiscenti, nella completa povertà. Dall'epoca di Bob Marley fino ad oggi, la situazione praticamente resta inalterata da questo punto di vista. La Jamaica rimane un piccolo paradiso musicale che deve scontrarsi tutti i giorni con la dura realta'